E’ in previsione da parte del governo albanese una modifica delle accise sulla birra prodotta in Albania. Al momento la tassazione applicata si divede in due livelli. Per chi ha una capacità di produzione al di sotto dei 200 mila ettolitri, l’accisa è di 360 lek (2,61 euro) per ettolitro e secondo quanto proposto dal governo dovrebbe invece salire a 400 lek (2,9 euro). Per quelli che invece hanno una produzione superiore, l’attuale accisa di 700 lek (5,08 euro) dovrebbe scendere a 600 lek (4,35 lek). Per il governo albanese tale misura avrebbe lo scopo di ridurre l’evasione perchè è probabile che le fabbriche dichiarino una produzione inferiore a 200 mila ettolitri per pagare meno tasse. Tutte le fabbriche albanesi dichiarano di non superare i 200 mila ettolitri per pagare meno tasse. Non si fatta attendere la protesta dei produttori locali. Ha dichiarato Stefan Pinguli, presidente dell’associazione dei produttori albanesi di birra in un’intervista alla tv “News 24” che “in questo caso viene fatta strada alla birra di importazione, la cui accisa si è notevolmente ridotta, scendendo da 700 a 600 lek”. Sempre secondo quanto sottolineato da Piguli, l’Albania “è l’unico paese in cui l’importazione copre oltre il 50 per cento del mercato”. Ha anche respinto ogni ipotesi di evasione spiegando che “ogni mese le nostre fabbriche dichiarano la produzione. Ogni prodotto è poi sigillato con il timbro fiscale. Il nostro è il settore più formalizzato rispetto a tutti gli altri”.
MODIFICHE DELLE ACCISE SULLA BIRRA ALBANESE, PROTESTANO I PRODUTTORI
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