11.9 C
Roma
domenica, Maggio 5, 2024
No menu items!
Home IN EVIDENZA DURANTE IL LOCKDOWN SI SONO AMMALATE PIU’ DONNE CHE UOMINI. LO STUDIO...

DURANTE IL LOCKDOWN SI SONO AMMALATE PIU’ DONNE CHE UOMINI. LO STUDIO SVIZZERO CERCA DI SPIEGARNE LE RAGIONI

- Annuncio pubblicitario -
- Annuncio pubblicitario -

Durante la fase di lockdown, il virus ha mietuto un maggior numero di vittime femminili in diversi paesi europei tra cui la Svizzera, la Germania, la Spagna, la Svezia ed anche l’Italia.

E proprio dalla Svizzera che il comitato scientifico consultivo nazionale Swiss National Covid-19 Science Task Force ha provato a fornirne una esaustiva risposta.

Leggiamola.

Perché il Covid-19 ha colpito più le donne durante il lockdown

Di Jessica Davis Plüss, Jonas Glatthard

I dati rivelano che in Svizzera, dall’introduzione del distanziamento sociale contro la pandemia di Covid-19, sono state contagiate più donne che uomini. Come si spiega?

Quando il nuovo coronavirus ha iniziato a diffondersi in tutta la Svizzera, gli uomini rappresentavano una quota maggiore di casi confermati. Il numero di donne contagiate ha iniziato a salire fino ad azzerare lo scarto tra generi quando è entrato in vigore il lockdown del 16 marzo.

Nelle settimane successive, mentre le attività economiche e buona parte della vita sociale si fermavano, a contrarre il Covid-19 sono state più donne che uomini. A metà maggio, secondo i dati diffusi dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), si contavano circa 13’800 casi tra gli uomini (46% del totale) e 16’500 tra le donne (54%).

Alcuni altri Paesi hanno assistito a un fenomeno simile. Il quotidiano svizzero-tedesco Tages-Anzeiger riferisce  che le donne rappresentano il 52% dei casi in Germania, il 53% in Italia e il 57% in Spagna come in Svezia.

Secondo un resoconto diffuso sabato dal comitato scientifico consultivo nazionale Swiss National Covid-19 Science Task Force, una ragione è che le donne rappresentano la maggior parte della forza lavoro in ambito sanitario e della cura degli anziani. Ciò significa che sono più esposte al virus e più spesso sottoposte al test.

Le donne sono inoltre più impiegate in ambiti professionali come la cura dei bambini o la vendita al dettaglio -che non consentono il lavoro da casa e comportano un contatto diretto con le persone- e nell’insegnamento, ciò che potrebbe esporle a un maggior rischio di contagio con la riapertura delle scuole.

La task force osserva al contempo che le donne hanno più spesso impieghi meno retribuiti, ed è possibile che incontrino maggiori difficoltà a richiedere materiale protettivo quando non è messo a disposizione. Helena Trachsel, responsabile dell’Ufficio pari opportunità del canton Zurigo, fa notare dalle colonne del Tages-Anzeiger che l’alto numero di donne occupate a tempo parziale -la quota è la seconda più alta in Europa- fa sì che siano più mobili. Anche questo può incrementare l’esposizione al virus.

Catherine Gebhard, specialista in medicina di genere all’Ospedale universitario di Zurigo, riferisce sempre al Tages-Anzeiger che sono in corso ulteriori ricerche per capire le differenze tra donne e uomini nei tassi di infezione. Al momento, chiarisce, i fattori sociali sembrano pesare di più di quelli biologici.

Non è tuttavia escluso che la biologia giochi un ruolo nel modo in cui i sistemi immunitari di donne e uomini rispondono al virus.

Anche con più alti tassi di infezione, un decorso grave della malattia è più comune tra gli uomini. Le donne rappresentano stabilmente il 40-42% dei decessi legati al coronavirus in Svizzera dall’inizio della pandemia. Altri paesi come la Cina e gli Stati Uniti registrano differenze di genere simili nella mortalità.

- Annuncio pubblicitario -
- Annuncio pubblicitario -
- Annuncio pubblicitario -
- Annuncio pubblicitario -
- Annuncio pubblicitario -

ultimi articoli

Europarlamento, stop ad auto diesel e benzina dal 2035

STRASBURGO - L'Europarlamento ha avallato la proposta della Commissione europea di terminare le vendite di auto nuove a benzina e diesel nel 2035. L'emendamento...

Concorso canoro “Voglia di cantare”

Scarica qui il regolamento e il modulo di adesione. Gara Karaoke THE 1 ONE

Rama: “Open Balkan più importante con guerra in Ucraina”

TIRANA - La guerra in Ucraina rende l’iniziativa Open Balkan “più importante” nel contesto internazionale e regionale. Lo ha detto il premier albanese, Edi...

Berisha si allea con Meta per battere Rama

TIRANA - L'ex presidente e leader del Partito democratico albanese, Sali Berisha, e il presidente uscente del Paese, Ilir Meta, intendono creare un fronte...
- Annuncio pubblicitario -