La gran parte delle città sono interessate dal problema dell’inquinamento dell’aria. Lo confermano i dati forniti dalle misurazioni sulle concentrazioni degli agenti inquinanti ma, anche senza questi dati scientifici, a volte l’avvertire fastidio o difficoltà nel respirare ci fa capire che la qualità dell’aria non è buona. Il traffico automobilistico è oggi il veroresponsabile dell’inquinamento atmosferico di quasi tutte le città. A questo si vanno ad associare, in inverno, le emissioni degli impianti di riscaldamento. Le sostanze inquinanti derivano dalla combustione dei carburanti nei motori dei veicoli e negli impianti di riscaldamento. Tra tutti gli agenti inquinanti prodotti, le polveri sottili rappresentano il problema principale delle aree urbane. Infatti queste cosidette “polveri sottili” (con diametro inferiore a 10 micron), detto PM10, superano sempre più spesso la soglia minima consentita.
Per cercare di ridurre la concentrazione di PM10, molte amministrazioni pubbliche locali prendono provvedimenti come la circolazione a targhe alterne, i blocchi del traffico, la creazione di zone chiuse al traffico dei veicoli più inquinanti. Purtroppo questi provvedimenti non sono sufficienti a migliorare la situazione, perché si tratta spesso di misure solo sporadiche e temporanee, come le domeniche senza auto. Per ridurre anche se sensibilmente, l’inquinamento delle città sono necessari sia cambiamenti strutturali, come ad esempio la sostituzione dei veicoli più vecchi e inquinanti in favore di auto nuove e più “ecologiche” o la sostituzione delle vecchie caldaie con quelle di nuova generazione meno inquinanti e più efficenti, sia cambiamenti nello “stile di vita” di ciascun cittadino. Basterebbe infatti che ciascuno di noi mettesse in atto alcune buone pratiche per contribuire alla riduzione dell’inquinamento delle nostre città:
- limitare il più possibile l’uso dell’auto privata privilegiando altri mezzi di trasporto;
- guidare a velocità moderata: oltre a produrre meno sostanze inquinanti, risparmieremo energia, perché consumeremo meno carburante;
- non parcheggiare in modo da intralciare il traffico;
- se possibile, non sostare con il motore acceso e spegnere il motore quando si è fermi in coda per lungo tempo;
- controllare periodicamente il motore e lo scarico delle nostre vetture;
- utilizzare i mezzi pubblici, la bicicletta e andare a piedi (cosa decisamente salutare per il fisico e la mente);
- se dobbiamo usare l’auto, possibilmente viaggiare con più passeggeri e magari organizzarsi per fare car pooling;
- se dobbiamo acquistare un’automobile scegliamola tra le vetture più ecologiche;
- chiediamo, tutti insieme, alle amministrazioni locali di realizzare piste ciclabili, pedonali o zone pedonali e a traffico limitato.
Leggere, riflettere e mettere in atto, perché ….“distruggere l’ambiente che ci circonda equivale a distruggere noi stessi”.
