Se notizie incoraggianti giungono del Polo Sud, dove il buco dell’ozono – pare – si stia riducendo considerevolmente, lo stesso non possiamo scrivere di quanto stia verificandosi nei cieli artici.
COPERNICUS, IL SERVIZIO DI MONITORAGGIO ATMOSFERICO DEL CENTRO EUROPEO PER LE PREVISIONI METEO A MEDIO RAGGIO, sta registrando una notevole riduzione dello strato di ozono atmosferico sul CIRCOLO POLARE ARTICO.
Si tratterebbe di un valore notevolmente “alto”, ben maggiore della riduzione pari al 40% verificatasi nella primavera del 2011.
“Nel 2011 il vortice polare in Artico è stato così forte e stabile da creare i presupposti per un’apprezzabile riduzione dell’ozono…Le immagini satellitari indicano come, a partire dai tipici 400 DU, i valori di concentrazione totale nel mese di marzo siano calati sino a un livello di circa 280 DU, ovvero oltre il 40% in meno”.
Il commento degli scienziati del CNR.
“Le nostre previsioni suggeriscono che le temperature hanno ora iniziato ad aumentare nel vortice polare…Questo significa che l’esaurimento dell’ozono rallenterà e alla fine si fermerà, poiché l’aria polare si mescolerà con l’aria ricca di ozono dalle latitudini più basse…È molto importante mantenere gli sforzi internazionali per monitorare gli eventi annuali di buco dell’ozono e lo strato di ozono nel tempo”.
La nota di Vincent-Henri Peuch, Director of the Copernicus Atmosphere Monitoring Service.