La buonissima nuova arriva da un paese, che – solitamente – è silente in materia di “sensibilità ambientale”: la Turchia.
Poco conosciamo della cultura green d in questa nazione , che – comunque sia – non è così “profondamente diffusa” come in molti altri paesi del mondo, Italia compresa.
E’ così che notizie come questa che vi stiamo per raccontare ci fanno brillare gli occhi, spingendoci a parlarne, divulgandola e diffondendola quanto più possibile: siamo tutti sullo “stesso pianeta”, nessuno sia – e si senta – da questo escluso.
Ci troviamo a Çankaya, un quartiere di Ankara. Gli operatori ecologici della città hanno iniziato a raccogliere, giorno dopo giorno, i libri che trovavano durante lo svolgimento del loro lavoro. Un’attività di recupero veramente certosina che ha portato ad accumulare oltre 6 mila volumi. In accordo col sindaco di Çankaya hanno preso la decisione di farne una pubblica istituzione, dando vita ad una biblioteca libera ed aperta a tutti.
La Library Map of the World ha stimato che nei paesi europei vi è una biblioteca ogni 6.200 abitanti, mentre in Turchia il numero scende drasticamente: il servizio biblioteche nazionali è presente nel territorio con 1 biblioteca ogni 70 mila persone.
Che questo sia solo un inizio e se il buongiorno si vede dal mattino, la giornata sarà “radiosamente splendida” sul fronte turco.