La banana ha oltre 10.000 anni e li porta molto bene.
La storia della banana
Scoperte archeologiche recenti fanno risalire le prime coltivazioni delle banane all’anno 8.000 a.c., nelle Highlands in Papa Nuova Guinea.
Furono i colonizzatori provenienti dall’Indonesia e dal Medio Oriente, molto più tardi – intorno I millennio a.c. – a portare questi frutti in Africa: i primi a conoscerle furono gli abitanti del Madagascar.
Successivamente, le banane raggiunsero anche la Spagna e da qui si diffusero in tutta Europa.
I primi esportatori di banane oltre-oceano furono i marinai portoghesi, che – così – le fecero conoscere in Brasile ed in centro America.
Curiosità sulla banana
Ogni anno si raccolgono oltre 70 milioni di tonnellate di banane, di cui circa 15mila vengono commercializzate nel mondo.
La banana è il secondo frutto più diffuso dopo la mela.
Le piante di banana coltivate, diversamente da quelle selvatiche, producono frutti sterili, cioè privi di semi, che sono il risultato di una lunga selezione di varietà e forme ibride.
La riproduzione delle banane “sterilil” avviene per divisione dei cespi o per talea, con l’interramento di una parte del rizoma.
La coltivazione in terrazzo (in centro sud-Italia) della pianta di banana non è facile; o meglio la pianta potrà crescere rigogliosa, ma priva di frutti.
I valori nutrizionali della banana
100 gr di banana possono fornire da 65 a 85 Kcal, di cui solo il 3% proviene dai lipidi. Il resto dai carboidrati ed una minima parte dalle proteine.
Le banane sono ricche di potassio, zuccheri semplici (i diabetici dovrebbero consumarle con parsimonia) vitamine e sali minerali.
Sono di grande aiuto per integrare le perdite idro-saline e prevenire la comparsa di crampi, oltre ad essere alleate importanti del sistema cardiovascolare.