Ebbene sì, c’era da aspettarselo.
Il gigante americano ha un nuovo algoritmo che premierà le storie originali, valorizzando l’operato di chi si sia occupato per primo di una inchiesta, di un reportage, di una ricerca e penalizzando, nel contempo, chi abbia invece fatto un semplice lavoro di copia-incolla.
Richard Gingras VP News di Google, così scrive nel blog ufficiale: “Un aspetto importante nella copertura di una notizia che vogliamo rendere disponibile agli utenti è il cosiddetto original reporting, un compito che richiede tempo, impegno e risorse da parte di chi pubblica la notizia originale. Alcune storie possono avere un’importanza notevole in termini di potenziale impatto sul mondo, ma allo stesso tempo essere molto difficili da costruire, richiedendo un grande sforzo investigativo da parte dei giornalisti per scoprire i fatti e trovare le fonti. Queste sono solo alcune delle ragioni per cui puntiamo a sostenere l’impegno dell’industry in materia ed a garantire agli utenti accesso alle notizie più autorevoli” (il copia incolla era doveroso).
Per arrivare questo risultato Google ha assunto oltre 10.000 reclutatori, ai quali sono stati impartiti tutti i contenuti delle nuove linee guida, che si occuperanno di riconoscere ed identificare le notizie originali alle quali verrà data maggiore visibilità e tempo di visualizzazione.
Dietro all’innovazione tecnologica, c’è e ci deve essere – comunque – l’uomo.