L’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini ha esortato i politici albanesi ad adottare senza ulteriori ritardi la riforma giudiziaria. In una dichiarazione diffusa alla vigilia dell’incontro fra il premier di centrosinistra Edi Rama e il leader dell’opposizione di centrodestra Lulzim Basha, Mogherini precisa che “un’inclusiva e profonda riforma del sistema giudiziaria in Albania e’ stata da tempo una domanda della maggioranza degli albanesi. Essa è altrettanto fondamentale per l’ulteriore passo del paese verso l’integrazione all’Ue”, afferma Mogherini.
Bruxelles ha più volte sottolineato che l’approvazione della riforma giudiziaria prima della pausa estiva permetterebbe alla Commissione europea di poter raccomandare ai paesi membri l’avvio dei negoziati di adesione con l’Albania.
A parere di Mogherini la realizzazione della riforma giudiziaria “potrebbe essere l’inizio di un nuovo capitolo della nostra storia comune. E può aprire la strada a un nuovo inizio, perciò ci aspettiamo che tutte le forze politiche utilizzino l’ultimo round delle consultazioni per adottare la proposta”. Dopo un lungo processo, in cui sono stati coinvolti numerosi esperti locali e internazionali, e anche la Commissione di Venezia, organo consultivo del Consiglio d’Europa, la riforma, giunta alla fase conclusiva, è rimasta purtroppo sospesa in attesa di un compromesso politico. Mentre la commissione parlamentare ad hoc ha discusso tutti gli articoli del testo rivisto dagli esperti della missione europea di assistenza legislative Euralius e dalla statunitense Opdat, l’opposizione ha avanzato una serie di nuove proposte.
Nella sua dichiarazione, Mogherini precisa però che “la proposta legislativa che si trova in parlamento riflette le raccomandazioni della Commissione di Venezia ed è pienamente in conformità con gli standard europei”, aggiungendo che “è fondamentale che questa proposta venga approvata da una maggioranza dei due terzi del parlamento”, e per la quale è necessario anche il consenso dell’opposizione.
Il capo della diplomazia europea osserva come il voto per la riforma sia “di particolare responsabilità per ogni singolo parlamentare, indipendentemente dal lato politico a cui appartiene”. Sulla questione della riforma giudiziaria in Albania, Mogherini ha avuto un apposito incontro con il Commissario per la Giustizia, quello degli Affari interni e quello per le Politiche di vicinato e i negoziati di adesione, Johannes Hahn che a sua volta aveva rilasciato un’altra dichiarazione rivolta ai leader albanesi.
Sulla riforma giudiziaria albanese si è attivato anche Washington. L’assistente segretario di Stato Usa per l’Europa e l’Euroasia, Nuland ha preferito comunicare personalmente con il leader dell’opposizione Basha e l’ex premier Berisha “per spingere verso un progresso sulla riforma giudiziaria”, ha fatto sapere in un comunicato diffuso nei giorni scorsi dall’ambasciata Usa a Tirana. “I leader dei partiti politici devono sfruttare l’incontro fra Rama e Basha per concordare sulla veloce approvazione di un ampio e profondo pacchetto di riforma del sistema della giustizia”. Nuland ha ribadito che “questa riforma gode del sostegno del popolo albanese e rimane un’alta priorità nelle relazioni fra Stati Uniti e l’Albania, e anche per il progresso del paese verso l’Ue”, ha sottolineato Nuland.
