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IL CONCERTONE DEL PRIMO MAGGIO SI FARÀ. MA…

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La domanda era sorta spontanea: “cosa ne sarà dell’evento più atteso dell’anno, almeno tra i lavoratori d’Italia, ovvero il concertone del PRIMO MAGGIO?”.

Siamo andati a caccia di una risposta che sia – quanto più possibile – esaustiva.

L’abbiamo trovata in questo articolo de ilmessaggero.it.

Ecco cosa succederà il PRIMO MAGGIO.

Il Concertone del primo Maggio al tempo del coronavirus: Vasco, i Bennato Nannini e Zucchero sul palco, il pubblico a casa. Il cast

Il concertone del primo Maggio al tempo del coronavirus, con i contributi di Vasco Rossi, Zucchero, Gianna Nannini e le performance di Aiello, Alex Britti, Bugo e Nicola Savino, Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, Dardust, Edoardo e Eugenio Bennato, Ermal Meta, Fabrizio Moro, Fasma, Francesca Michielin, Francesco Gabbani, Fulminacci, Irene Grandi, Le Vibrazioni, Leo Gassmann, Lo Stato Sociale, Margherita Vicario, Niccolò Fabi, Noemi, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, Paola Turci, Rocco Papaleo e Tosca. 

«La musica torna sul palco» per il Concertone del Primo Maggio, quest’anno in versione televisiva e senza pubblico in piazza per ovvie ragioni di prevenzione sanitaria.

Lo storico appuntamento di Piazza San Giovanni, che quest’anno avrebbe compiuto 30 anni, si trasferisce ‘in toto’ su Rai3, dalle 20 alle 24 di venerdì primo maggio, ma riporta sul palco i musicisti, perché la maggior parte degli artisti si esibirà in diretta o in differita sul palcoscenico della Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica e da location sparse per l’Italia: da Firenze alla Terrazza Martini di Milano, dal Museo del Novecento al Fabrique, sempre a Milano, dal Veneto a Piazza Maggiore di Bologna, da Napoli ad un probabile contributo da Piazza San Giovanni («ma per la location romana fuori dall’Auditorium stiamo ancora aspettando i permessi»). 

La conduzione, che verrà annunciata dalla Rai nelle prossime ore (ma da settimane circola insistentemente il nome di Ambra Angiolini, già al timone del Concertone negli ultimi due anni), sarà collocata invece al Teatro Delle Vittorie di Roma. «Tutto, naturalmente, è stato concepito nel rispetto del distanziamento social imposto dal coronavirus», ha spiegato il direttore artistico Massimo Bonelli che con iCompany ha selezionato e sta realizzando tutti i contributi musicali. 

«Sarà un adattamento televisivo del Concertone all’insegna di sobrietà e speranza. Un evento che farà uscire la musica dalla cameretta, che ha caratterizzato questo periodo di esibizioni in live streaming da quarantena», ha aggiunto Bonelli. 

Il cast, rispetto ai tradizionali Concertoni di Piazza San Giovanni, sarà «molto più nazionalpopolare: questo Primo Maggio, senza gite fuori porta e senza ristoranti aperti, saranno tutti in casa, perciò abbiamo pensato alle canzoni e agli artisti che possano piacere a tutti, dal ragazzo di 20 anni al nonno di 70», ha sottolineato Bonelli. «Ma non mancheranno delle chicche», ha aggiunto, annunciando anche che «un altro grande nome» potrebbe essere confermato nei prossimi giorni. «Ogni artista farà qualcosa di speciale. 

Vasco, Nannini e Zucchero? Non so ancora dirvi esattamente cosa faranno ma faranno della musica dal vivo», ha aggiunto il direttore artistico. Bonelli ci tiene infatti a chiarire che sarà una serata di musica rigorosamente «live»: «Anche quando le esibizioni non saranno in diretta, saranno registrate come dei live, senza artifici di postproduzione. Vogliamo mantenere l’atmosfera che si vive guardando gli artisti su un palco durante un concerto. Ma non era possibile fare tutto in diretta, per poter rispettare le norme di sicurezza e fare in modo , ad esempio, che gli artisti che saliranno sul palco dell’Auditorium non si incontrassero e avere il tempo di sanificare il palco tra un’esibizione e l’altra». ‘Il lavoro in Sicurezza: per Costruire il Futuro’ è il titolo che Cgil, Cisl e Uil hanno scelto per il 2020. E nel Concertone non mancheranno spazi di parola. 

«Diciamo che la serata, d’accordo con la Rai, sarà per tre quarti di musica e per un quarto di momenti di riflessioni e di parola», ha assicurato Bonelli. «Quest’anno siamo ospiti della Rai. All’inizio di marzo ho realizzato che il Concertone in piazza San Giovanni non si poteva fare ma solo dal 9 aprile, dopo la proposta della Rai di realizzare un evento con un format televisivo completamente diverso, stiamo lavorando a quello che vedrete. È stata un’impresa complicata, tutta realizzata da remoto. Stancante ma anche affascinante», ha aggiunto Bonelli, che non ha nascosto la preoccupazione per il comparto della musica live («spero che si trovi un modo per fare musica live prima che si possa tornare a fare concerti con il pubblico, ci sono tantissime famiglie in difficoltà») e per il danno economico causato dalla cancellazione del Concertone originario. 

«Stavamo lavorando ad un’edizione speciale per il trentennale, scenografi, tecnici, ufficio stampa erano già impegnati. Avevamo già speso dei soldi che nessuno ci ridarà indietro. Ma sono fiducioso di poter congelare la festa per i 30 anni e di poterla realizzare a San Giovanni nel 2021. Per questo non voglio rivelare i grandi nomi a cui stavo lavorando, per preservarli per l’anno prossimo», ha detto. Intanto sui 30 anni di storia del Concertone ha preparato uno speciale tv che andrà sicuramente su RaiPlay («e forse anche su una delle reti generaliste ma stiamo ancora definendo la cosa», ha spiegato). Quando? «Anche la data è in via di definizione».

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