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Biden: “Putin è un macellaio”, per il Cremlino i nuovi insulti riducono le possibilità di ripresa dei rapporti

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VARSAVIA (Polonia) – Il presidente russo Vladimir Putin “è un macellaio”. Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden, rispondendo alla domanda di un giornalista durante la sua visita a Varsavia, dove ha visitato un centro di distribuzione alimentare destinato ai profughi ucraini. Alla domanda su cosa pensasse del presidente russo alla luce di quello che ha fatto al popolo ucraino Biden ha risposto: “È un macellaio”. Biden si trova oggi a Varsavia, dove ha avuto un bilaterale con il presidente polacco Andrzej Duda e ha incontrato i ministri degli Esteri e della Difesa ucraini, rispettivamente Dmitro Kuleba e Oleksii Reznikov. In serata è atteso un discorso di Biden sulla crisi ucraina.

I nuovi insulti del presidente Usa, Joe Biden, restringono ulteriormente lo spazio di possibilità per migliorare i rapporti tra Russia e Stati Uniti. E’ il commento del portavoce del Cremlino, Dmitrj Peskov, dopo che Biden ha definito il presidente russo Vladimir Putin “macellaio” nel corso della sua visita di oggi a Varsavia. Peskov ha inoltre definito “strane” le accuse di Biden, tracciando un parallelo tra i bombardamenti Nato nell’ex Jugoslavia e quanto sta avvenendo in Ucraina.

Un’Europa unita e sicura è critica per gli interessi degli Stati Uniti e la loro capacità di svolgere il proprio ruolo nel mondo. Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden, nel corso del suo colloquio con l’omologo polacco Andrzej Duda, a Varsavia. “La capacità dell’America di svolgere il proprio ruolo in altre parti del mondo si basa su un’Europa unita, un’Europa sicura. Abbiamo imparato dalla triste esperienza in due guerre mondiali che quando siamo rimasti fuori e non siamo stati coinvolti nella stabilità in Europa, ciò è sempre tornato a perseguitarci”, ha detto Biden, secondo quanto riferisce la stampa Usa. “Ho detto per molto tempo, come senatore, membro della Commissione per le relazioni estere, vicepresidente e ora come presidente, che la stabilità in Europa è di fondamentale importanza per gli Stati Uniti, in termini del nostro interesse. Non solo in Europa, ma in tutto il mondo“, ha aggiunto. Biden ha quindi ribadito il “sacro impegno” nei confronti dell’articolo 5 del trattato nord atlantico, che prevede l’assistenza militare dell’intera Alleanza a uno Stato membro nel caso in cui questo venga attaccato. “Il criterio più importante in questo mondo che cambia è che la Nato rimanga unita. Che non ci sia divisione nei nostri punti di vista. Che qualunque cosa facciamo, la facciamo all’unisono”, ha detto Biden. Il presidente degli Stati Uniti ha anche fatto riferimento alla pressione migratoria sulla Polonia, tracciando un parallelo con la situazione al confine tra Stati Uniti e Messico.

Il segretario generale della Nato, Stoltenberg

Ieri mattina, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si è unito al segretario di Stato Antony Blinken e al segretario alla Difersa Lloyd Austin nell’incontro con i ministri degli Esteri e della Difesa ucraini, Dmitro Kuleba e Oleksii Reznikov, svoltosi a Varsavia. Come evidenzia l’agenzia di stampa “Ukrinform”, quello di oggi a Varsavia è il primo incontro diretto di Biden con rappresentanti del governo ucraino dall’inizio dell’invasione russa del Paese lo scorso 24 febbraio. Le parti, riferisce una nota del Dipartimento di stato, hanno discusso i risultati del vertice straordinario della Nato del 24 marzo a Bruxelles e l’impegno degli Stati Uniti a favore della sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina di fronte all’assalto “sempre più brutale” della Russia. Sia il segretario Blinken che il segretario Austin hanno promesso un sostegno continuo per soddisfare le esigenze umanitarie, di sicurezza ed economiche dell’Ucraina mentre l’invasione su vasta scala del presidente Putin entra nel suo secondo mese.

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