La nostra quotidiana ricerca di notizie fresche e soprattutto di servizio per voi, affezionati lettori, ci ha fatto imbattere in questo articolo dell’ecodibergamo.it il cui contenuto ci piace veramente tanto, soprattutto in vista di un’estate vacanziera, già iniziata da qualche giorno, almeno nel calendario.
Ecco dunque che RYANAIR la celeberrima compagnia aerea low cost, si sta alacremente rimettendo in moto: i motori sono già accesi.
A breve si attiveranno un gran numero di rotte, tra vecchie percorrenze e nuovi voli.
I dettagli.
Ryanair, attive 26 rotte entro fine giugno
Dal 1° luglio Ryanair incrementerà ulteriormente il numero di rotte e la loro frequenza, come parte integrante dell’operativo per l’estate 2020.
La compagnia aerea Ryanair ha annunciato la ripresa dei collegamenti da e per l’aeroporto di Milano Bergamo, con il ripristino dei voli su Catania, Ibiza, Madrid, Palma, Manchester, Alghero e Atene.
Altre 20 rotte verranno riattivate nei giorni successivi: Bari, Cagliari, Bruxelles-Charleroi, Berlino-Schönefeld, Lisbona, Pescara, Valencia, Barcellona-El Prat Sofia e Dublino dal 22 giugno, Brindisi, Palermo, Londra-Stansted, Lamezia Terme, Budapest, Napoli, Manchester, Cracovia e Malaga dal 23 giugno e Bucarest (Otopeni) dal 27 giugno.
Inoltre, dal 1° luglio Ryanair incrementerà ulteriormente il numero di rotte e la loro frequenza, come parte integrante dell’operativo per l’estate 2020.
«Ryanair è lieta di annunciare che verranno ripristinate ben 93 rotte da e per l’aeroporto di Milano Bergamo, come parte integrante dell’operativo per l’estate 2020 – dichiara Chiara Ravara – Head of International Communications di Ryanair –. I collegamenti con 26 di queste, saranno operativi già da fine giugno. Siamo fieri di poter riprendere i collegamenti per l’estate 2020 e di contribuire alla ripresa dell’economia e del turismo regionale, permettendo a parenti ed amici di ricongiungersi e a milioni di turisti, nazionali ed internazionali, di scoprire il patrimonio artistico, culturale e paesaggistico del nostro Paese e dell’Europa».