A partire da mercoledì 3 giugno si torna a circolare liberamente in Italia e anche chi arriva dall’estero non avrà più obbligo di quarantena.
Cancellati tutti i limiti spaziali entro cui muoverci, grazie ai risultati molto positivi dell’ultimo monitoraggio svolto dall’ISS -ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ – e dal Ministero della Salute.
Tutti liberi di girare qua e là per lo stivale, ma a 10 condizioni necessarie e sufficienti.
Vediamole in dettaglio
NO A:
- Assembramenti e affollamenti, anche entro le proprie mura domestiche:
Perdura il divieto di avvicinarsi troppo, sia all’aperto sia nei luoghi pubblici, ma anche nelle case.
- Avvicinarsi a meno di 1 metro: tassativamente bisogna mantenere la distanza di sicurezza gli uni dagli altri di 1 metro che aumenta fino a 2 metri in caso di attività fisica
- Manifestazioni di affetto con persone non strettamente congiunte: sono da evitare baci, abbracci ed effusioni varie quanto più possibile, soprattutto con anziani, bambini o persone con problemi di salute
- Non usare la mascherina: è obbligatoria nei luoghi pubblici, nei mezzi di trasporto, negli esercizi commerciali e in tutte quelle occasioni in cui non sia possibile (anche all’aperto) mantenere la distanza di 1 metro. In alcune regioni, la mascherina è obbligatoria comunque per uscire di casa, indipendentemente dall’attività da svolgere e il luogo da raggiungere.
- Togliersi i guanti: i guanti sono altamente consigliabili sempre, ma risultano obbligatori in tutti quegli esercizi commerciali che vendono generi alimentari.
- Usufruire di particolari servizi senza prenotazione: è il caso dei parrucchieri e dei centri estetici.
- Rifiutarsi di farsi misurare la temperatura: laddove è previsto, non è possibile sottrarsi alla misurazione della temperatura corporea, che non deve essere superiore ai 37.5°C; in questo caso è anche prevista la segnalazione all’autorità sanitaria.
- Rifiutarsi di dare le proprie generalità: come nel caso di cui al punto 7, qualora ci venga richiesto, non possiamo negare il nostro consenso a rilasciare i nostri dati personali, che serviranno per una eventuale tracciabilità in caso di emergenza sanitaria.
- Pensare di andare ove si vuole: ci sono paesi extra italiani che non hanno aperto ancora i loro confini
- Non sottoporsi a quarantena, se previsto o necessario: nel caso in cui ordinanze locali o situazioni emergenziali lo disponessero, non possiamo sottrarci alla quarantena prevista.