Una ricetta che abbiamo ritrovato in un vecchio libro di cucina maremmana.
Sperando di farvi cosa, anzi piatto gradito, ve la regaliamo così come l’abbiamo letta.
LA VENTRESCA ALLA SALVIA, tra storia e ricetta…
Quante volte tornando affamato dalla caccia improvvisai di mangiare da re, re contadino ma sempre un re.
Come?
Vi insegno io.
Mettete in un padellino un filo do olio, 3 o 4 fette di ventresca grassa e magra (rigatino), qualche foglia di salvia e cuocete a fuoco lento.
Quando la ventresca avrà cambiato colore e comincerà a “sgrillettare” schizzate il tutto con aceto e togliete dal fuoco.
Se vi hanno avvelenato l’esistenza con le nozioni di colesterolo e lipidi, scolate l’olio e mangiate solo la carne.
Se, invece, siete ancora “nature” inzuppate nel sughetto di olio, aceto e salvia, fette di pane casalingo, tra le quali porrete la ventresca.
Da: “Aggiungi un piatto a tavola. Ricette maremmane di Orbetello e dintorni”, Labanca – Graziani.