Presentata in questi giorni dal commissario OLIVER VARHELY la riforma che modifica le regole per l’allargamento dell’UNIONE EUROPEA.
COSA PREVEDE LA RIFORMA
La riforma, caldamente auspicata dal Presidente francese Emmanuel Macron, prevede un iter procedurale alleggerito e quindi più rapido.
Attualmente il processo di adesione all’Unione Europea comporta la negoziazione da parte dei candidati su 35 capitoli giuridici e politici, che avviene in un arco temporale non inferiore ai 5 anni.
La riforma si incentra su un elemento cardine: il rispetto degli standard europei in materia di stato di diritto e di democrazia e di converso prevede “pene” più severe in caso di inottemperanza da parte dei paesi candidati, anche in “fieri”, come la sospensione dei negoziati.
“Penso che con le nuove regole sia possibile aprire una trattativa stiamo lavorando per questo motivo. C’è molto da fare, ma è stato un passo importante per rilanciare l’intero processo. Vorrei convincere tutti che questo è un processo positivo e che l’Europa ne ha bisogno”, la nota di Varlhey.
La riforma ha riscosso ampio consenso nella Macedonia del Nord, che spera – così – se i negoziati riprenderanno a Marzo, in una sua immediata applicazione che renderebbe più facile il suo ingresso e quello dell’Albania dell’UE.