Dal 1939 al 1943 (11, 15 anni) sono vissuto nella casa dei nonni materni a Porto Ercole (Giuseppe = Peppuccio e Maria = La Cianara). Il nonno faceva il pescatore sulle paranze, che ricordo, a Porto Ercole erano parecchie.
Il cavaglione è un pesce cosiddetto povero, che non ha mercato, per cui, in quei lontani tempi, di solito, insieme alle boghe, formava la parte che il pescatore la sera portava a casa. Così, la minestra con questo pesce veniva fatta abbastanza spesso.
Ecco la ricetta:
Ingredienti per 4 persone
600 gr. di cavaglioni,
una cipolla non troppo grande,
pomodorini maturi, oppure della passata di pomodoro,
un bel po’ di sedano,
olio extravergine d’oliva,
sale,
acqua,
300 gr. di pasta piccola.
Dopo avere fatto soffriggere la cipolla e il sedano tritati nell’olio, si aggiungono i cavaglioni dopo averli ben puliti, l’acqua, i pomodorini e il sale, facendo cuocere a fuoco medio per un ora.
A cottura ultimata filtrare il tutto con un colino pigiando i pesci e l’altro contenuto in una pentola, rimettere sul fuoco, portare ad ebollizione la minestra e far cuocere la pasta.
FOTO GALLERY