Quando piove, spuntano da ogni dove.
I contadini di un tempo non aspettavano altro se non che smettesse di scender acqua giù dal cielo per poterli raccogliere, almeno un paniere (intrecciato in vimini) intero.
Sono gustosissimi, almeno a detta degli amanti del genere.
Ed in effetti, col tempo si sono trasformati in piatti di gran gourmet in Italia e non solo.
La nostra è la versione ufficiale della tradizione contadina toscana.
LUMACCI IN TEGAME.
Preparateli così.
Per prima cosa è necessario far spurgare i LUMACCI, tenendoli in una grossa pentola (con coperchio e un peso ulteriore, onde evitare fughe notturne poco piacevoli…) insieme ad un pugno di farina bianca per una notte intera.
Lavateli bene con acqua fresca e rimetteteli in una pentola a scottare a fiamma bassa e lenta.
Unite sale, peperoncino rosso, aglio schiacciato ed un po’ di mentuccia.
Fate bollire per 30 minuti.
In un tegame di coccio fate un bel soffritto di olio, aglio tritato, un po’ di ventresca di maiale o prosciutto crudo.
Fate ben rosolare.
Sfumate con un bicchiere di vino bianco, quindi aggiungete un paio di cucchiai di conserva di pomodoro.
Fate cuocere ancora qualche minuto e poi unite un po’ di acqua di cottura dei lumacci.
Infine aggiungete anche i lumacci, terminando la cottura quando il sugo si sarà ben addensato.
Servite i lumacci caldi.
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