Ci sono due luoghi sulla terra che non appartengono a nessuna nazione e per questo hanno l’appellativo di “terre nullius, cioè “terre di nessuno”.
Una si chiama Marie Byrd.
E’ una striscia di terra che va dal polo sud alla costa antartica con una estensione di oltre 1.600.000 chilometri quadrati.
Non è, quindi, di piccole dimensioni ma, a causa della sua inospitalità, è occupata solamente da una base americana.
Il nome che hanno attribuito a questo territorio è quello appartenuto alla moglie del retroammiraglio statunitense Richard E. Byrd che per primo la girò in lungo ed in largo in esplorazione, nel 1929.
L’oceano che si estende al di là della Terra di Marie Byrd è il Pacifico; una vastità d’acqua che non ha nazioni vicine da poter rivendicare la proprietà della “Terra di Nessuno”.
Il resto dell’Antartide, invece, è amministrato da 12 diversi paesi tra i quali la Gran Bretagna, la Norvegia, la Francia, la Nuova Zelanda, l’Australia, il Cile e l’Argentina.
L’altro territorio è in tutt’altra parte del globo.
Per trovarlo, ci dobbiamo spostare verso l’Egitto, per la precisione siamo a Bir Tawil, un triangolo tra Egitto – appunto – e Sudan, che non appartiene a nessuno dei due stati.
Qua il problema è di tutt’altro tipo rispetto alla Terra di Marie Byrd.
Nel 1899, quando i britannici disegnarono i confini di quelle aree, inserirono Bir Tawil in Sudan e il Triangolo di Hala’ib, immediatamente adiacente, in territorio egiziano.
Successivamente, nel 1902, i confini furono ridisegnati e le assegnazioni invertire; al Sudan ciò che era andato dapprima all’Egitto e viceversa.
Il punto focale della questione è che entrambe le nazioni hanno particolari interessi verso Hala’ib, 10 volte più grande di Bir Tawil, abitato, che si affaccia sul Mar Rosso ed ha una terra molto fertile. Bir Tawil è, invece, solo una distesa di sabbia e roccia di circa 2.000 km.
Attualmente ad occupare il territorio conteso è l’Egitto, ma il Sudan ne rivendica la “proprietà”; entrambi concordi nel rifiutare Bir Tawil, che rimane – così – Terra di Nessuno.