ATENE – Il ministero dell’Energia della Grecia sta valutando di procedere con lo stoccaggio di gas naturale in Italia ed in Bulgaria al fine di vedere assicurate forniture sufficienti nella stagione invernale 2022-2023. E’ quanto riferisce l’agenzia di stampa greca “Ana-Mpa”. Secondo le proposte della Commissione europea in materia, infatti, gli Stati membri dell’Ue senza capacità di stoccaggio del gas adeguata devono trovare accordi con i Paesi che invece le hanno entro il primo novembre 2022, per quantità equivalenti al 15 per cento del loro consumo annuale di gas. La Grecia ha un consumo di gas naturale che è stato pari a 5,8 miliardi di metri cubi nel 2020, per cui avrebbe bisogno di trovare un accordo per una quantità di gas stoccato di circa 0,9 miliardi di metri cubi. Se la Bulgaria ha una struttura per lo stoccaggio del gas naturale con cui l’operatore ellenico Desfa è già interconnesso, con un secondo punto di interconnessione che sarà presto operativo attraverso il gasdotto greco-bulgaro (Igb), d’altra parte le strutture di stoccaggio del Paese ai confini settentrionali della Grecia hanno una capacità piuttosto limitata, stimata a circa 0,6 miliardi di metri cubi di gas. La capacità di stoccaggio delle strutture in Italia, invece, viene stimata attorno ai 20 miliardi di metri cubi di gas, con la Grecia che è interconnessa attraverso l’Albania con il gasdotto Transadriatico (Tap), rendendo in questo modo possibile assicurare la quantità di stoccaggio necessaria per dare concretezza alla proposta dell’Ue.
La Grecia valuta lo stoccaggio di gas naturale in Italia e Bulgaria
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