Grazia Deledda ancora fa parlare di sé. Una donna attuale che ha saputo precorrere il suo tempo, andando controcorrente, autrice assoluta del proprio destino e, dunque, fautrice del proprio successo letterario. Ultimamente, il 23 aprile, ad Alessandria le è stata intitolata una piazza ed a Ravenna è stata organizzata persino una pedalata patrimoniale “Sulle orme di Grazia Deledda”. 
E così questa donna minuta dagli occhi vellutati e penetranti ha dimostrato a tutti di essere tenace, di credere in se stessa, nelle proprie capacità, specialmente quando è andata oltre gli ostacoli che ha incontrato nella sua esperienza letteraria, una sorta di ostracismo, in un tempo in cui non c’erano molte prospettive per le donne. Un esempio attuale, una figura moderna persino nella sua epoca, che ha saputo rompere gli schemi così rigidi del Novecento. “La vita di Grazia Deledda è una storia di emancipazione e di libertà”, ha detto Dario Franceschini lo scorso marzo al convegno “Grazia Deledda – Donna, scrittrice, premio Nobel – Femminista ante litteram”, in occasione della Giornata mondiale dei diritti della donna, alla Camera. In una Sardegna chiusa, lei nutriva ideali di libertà sicuramente più grandi del contesto in cui viveva, tanto che a vent’anni diceva di sé: “Non temo nulla, né i vivi né i morti, né critica né pregiudizio”.
Una donna forte, dunque, capace di andare contro tutto e tutti, in una società che negava alle donne di ricoprire alcuna carica, esclusivamente ad appannaggio agli uomini. È riuscita a scardinare le chiusure del mondo dell’editoria, vivendo la sua vita completamente, come scrittrice, come moglie, come madre. Uno straordinario talento apprezzato in tutto il mondo, che rivela anche nei nostri giorni gli ostacoli e le difficoltà che ha dovuto affrontare nella sua vocazione letteraria. Eccezionalmente moderna, ha vissuto lottando e divenendo esempio di emancipazione e libertà. Una vera manager di se stessa, nonostante suo marito Palmiro fosse il suo agente letterario, che ci lasciato il suo testamento spirituale, che sin da bambina tra inchiostro, talento e tenacia, ci invita a costruire un futuro migliore per le donne di oggi e quelle di domani.
Laura Ciulli
