Qualche giorno fa IL TEMPO ha pubblicato un interessantissimo articolo sulle spese del PREMIER CONTE, dal suo insediamento a Palazzo Chigi.
Stando a quanto abbiamo letto, pare che il PREMIER Conte non sia persona troppo parca e parsimoniosa, tutt’altro.
Volete sapere quanto ha speso in cialde di caffè NESPRESSO?
Qualcosa in più di 10.000 euro, per un totale di 26.800 cialde, di cui 24.000 di ristretto e 2.800 decaffeinato.
A questo punto la domanda sorge spontanea: la politica svolge un così irresistibile effetto soporifero da indurre chi la pratichi a sopperire con massicce dosi di caffeina (tranne i pochi che hanno scelto il DECA) o, al contrario, turni di lavoro massacranti, ore notturne passate sulle carte per trovare soluzioni percorribili in aiuto ad un paese sull’orlo del baratro– per forza – un aiuto energizzante come il buon caffè nero bollente?
E GENTILONI, QUANTI CAFFE’ SI SONO BEVUTI I MINISTRI DURANTE IL SUO ULTIMO SEMESTRE DA PREMIER?
Sempre stando a quanto letto nell’articolo de IL TEMPO, pare che all’epoca si fossero consumate 8.500 cialde per una spesa complessiva di 3.500 euro.
Ma non finisce qui.
Con CONTE al Governo, le spese di “gestione” ordinaria della “quotidianità ministeriale” sono lievitate non poco.
Il bilancio di previsione evidenzia che le bollette di acqua, luce, gas ed elettricità hanno subito un rincaro pari a 420.000 euro e una cifra simile, 440.000 si è aggiunta come surplus per retribuire l’intero staff del PREMIER.
La morale è che i conti di CONTE continuano a non tornare.