Il Presidente uscente del Consiglio europeo, Donald Tusk, in occasione della sua prima tappa del giro che lo condurrà in tutti i paesi dei Balcani occidentali, ha incontrato a Tirana il Primo Ministro Edi Rama, al quale ha dimostrato apertura totale nei confronti dell’ingresso del Paese delle Aquile nell’UE.
Il vertice Rama-Tusk, che non sono nuovi ad incontrarsi, si è concluso con una forte stretta di mano tra i due esponenti politici, maggiori rappresentanti del processo di integrazione formale dell’Albania nell’Unione Europea, e con un appuntamento ben preciso: il 18 ottobre.
Sarà quella la data in cui il Consiglio Europeo dovrà dare parere definitivo in merito all’ingresso in UE dell’Albania (e della Macedonia del Nord), che “merita di ottenere l’avvio dei negoziati di adesione…(poiché) grazie ai suoi sforzi, oggi è più vicina all’Ue, e su questo non potrà esserci alcun dubbio, né qui a Tirana né in alcuna capitale europea… l’adesione dell’Albania e dei Balcani occidentali è nel miglior interesse della stessa Europa, perché non potrà esserci un’Europa sicura e stabile senza l’integrazione di questa regione. E ciò vuol dire che nessuno sta facendo un favore a nessuno”.
Questa una sintesi delle affermazioni più significative del Presidente Tusk.
Edi Rama, dopo aver conferito, in segno di gratitudine, la medaglia “la grande stella del riconoscimento” al Presidente, ha così commentato: “l’integrazione europea dei Balcani è stato un irremovibile punto di riferimento della leadership del Presidente del Consiglio”.
La medaglia ha i simboli ed i colori della nazione albanese: l’aquila a due teste e la stella di Skenderbeg. La stella ha 36 punte che simboleggiano le lettere dell’alfabeto albanese, considerato uno degli strumenti più efficaci di avvicinamento ed integrazione del popolo albanese nel mondo culturale e non solo d’Europa.
Lo stesso emblema fu donato al Presidente Tusk nel 2018 durante una sua visita in Albania in occasione del 150esimo anniversario della morte di Skenderbeg.
Edi Rama, ha approfittato dell’incontro con il Presidente che è stato anche Primo Ministro della Polonia tra il 2007 ed il 2014, per sottolineare come tra questi due paesi vi sia un forte simbolo in comune: l’aquila.
Quella della Polonia è bianca, con una sola testa e guarda verso destra, l’occidente, dall’altra parte della storia.
Quella dell’Albania è nera con la doppia testa a rappresentare un ruolo chiave e di unione tra est ed ovest, tra il passato ed il futuro; un ponte unico tra l’Europa e le altre civiltà.
Le due aquile, quella bianca e quella nera, si devono unire per il bene dell’Europa intera.
Rama, in prima persona, racconta che il primo a sollevare il simbolo dell’Albania fu proprio il suo eroe nazionale, Skenderbej nel XV secolo che fu anche un potente alleato di Svadislav Jagellonit il Re di Polonia e del grande Duca di Lituania.
L’Albania e la Polonia hanno da sempre avuto un legame particolare e la storia lo dimostra.
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