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Albania, Begaj presidente della Repubblica

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TIRANA – Il generale ed ex capo di Stato maggiore della Difesa albanese, Bajram Begaj, è stato eletto ottavo presidente della Repubblica dal Parlamento di Tirana con 78 voti a favore, 4 contrari e un astenuto. Si sblocca così la partita per la presidenza della Repubblica al quarto scrutinio dopo che il Partito socialista del premier Edi Rama ha proposto il nome di Begaj per la prima carica dello Stato. La presidente della Commissione giuridica, Klotilda Bushka, durante il suo intervento all’Assemblea nazionale ha affermato che il nome di Begaj soddisfa tutti i criteri formali, costituzionali e legali. “Begaj riflette tutti i valori per essere il capo di Stato e rappresentante dell’interesse e dell’unità del popolo, nonché del bene pubblico e possiede tutte le capacità per esercitare i poteri del Presidente della Repubblica d’Albania”, ha detto Bushka. Il generale è stato esonerato dal servizio militare con un decreto presidenziale d’urgenza firmato dal presidente uscente, Ilir Meta. Una procedura inusuale dal momento che Meta ha promulgato la legge da Istanbul, dove si trova in una visita ufficiale. Una decisione aspramente criticata dal leader del Partito democratico, l’ex presidente e premier albanese, Sali Berisha, secondo cui con l’elezione di Begaj avviene “una brutta violazione della Costituzione”. Per Berisha, “l’uomo che passa dall’incarico di Capo di Stato Maggiore alla presidenza dello Stato si viola nel modo più aperto possibile l’articolo 167 della Costituzione, secondo il quale i militari attivi non possono essere nominati o eletti ad organi e poteri diversi dai doveri dell’esercito”. Inoltre Berisha ha dichiarato che Meta non avrebbe potuto firmare all’estero il decreto per l’esonero dall’incarico militare di Begaj.

Il premier Edi Rama ha detto oggi che la candidatura di Behaj, proposta dal Partito socialista a presidente della Repubblica, risponde all’allarmante esigenza di tutte le istituzioni statali di “una persona normale” alla carica di capo dello Stato e di una figura di alto profilo professionale. Alla riunione del gruppo parlamentare del Partito socialista per la candidatura del nuovo capo di Stato, Rama ha innanzitutto ringraziato i membri del gruppo parlamentare per il contributo dato a questo processo. “Si tratta di individuare una figura che soddisfi requisiti ben precisi, ma che allo stesso tempo garantisca il rispetto e la non intimidazione di tutti i potenziali candidati in un processo di discussione che si trasforma in un grande ‘rumor’ e prende le vie dello shopping mediatico”, ha aggiunto.

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