I virus che tanto male fanno al nostro organismo e contro i quali ben poco possiamo fare, diversamente dai batteri che si combattono a suon di antibiotici, sono agenti patogeni a-biotici, cioè priva di vita.
Di dimensioni comprese tra i 10 ed i 300 mm, i virus non sono altro che un rivestimento proteico cristallino, il capside, contenente filamenti di acido nucleico, DNA o RNA.
Niente altro che questo.
Eppure, la loro virulenza è di portata incommensurabile al punto di dare vita a vere e proprie epidemie di massa (in taluni casi, s’intenda).
I virus non possiedono alcun tipo di organizzazione cellulare propria e per questa ragione devono avvalersi di altri organismi, al cui interno compiere il loro ciclo riproduttivo.
Si avvicinano all’organismo che li ospiterà.
Vi si “attaccano”, facendovi penetrare il loro patrimonio genetico e rilasciando all’esterno la capsula proteica di cui si sono serviti per arrivare alla meta agognata (organismo ospitante).
Il DNA o RNA virale si combina con quello dell’organismo “ospitante”, suo malgrado, replicandosi – così – più e più volte.
È questo il meccanismo che porta all’infezione virale, dalle conseguenze diversamente nefaste per gli esseri viventi tutti, da un banale raffreddamento ad una brutta influenza e molto altro e tanto peggio.
Nulla la scienza è in grado di fare per contrastare una “malattia” di origine virale, se non produrre farmaci e medicamenti che possano renderci meno “dolorosa” la convivenza con il patogeno, fino a che…il ciclo non sia totalmente compiuto.
Questione solo di tempo – speriamo poco – e pazienza – certamente molta – dunque.
Per questo, i virus sono imbattibili e la sola cosa da fare in caso di “virosi” varia ed eventuale è quella di rimanere a casa, calmi, tranquilli, riposati e…assumere molti liquidi.
Meglio, dunque, i batteri che si annientano con gli antibiotici?
Un ciclo completo di pastiglie da assumersi ad intervalli regolari è la cura ad hoc per “uccidere” ogni microorganismo batterico patogeno e – quasi sempre – una lunga lista di altri batteri a noi carissimi e fedeli amici, come quelli intestinali.
Ecco perché, con gli antibiotici si consiglia vivamente, oltre che di bere molto (male non fa mai) anche di assumere fermenti probiotici per evitare che la flora intestinale (grande responsabile del nostro benessere) si impoverisca oltremodo e misura e di nutrirsi con tante vitamine possibilmente naturali della frutta e della verdura.
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