Dai primi casi registrati di COVID-19, cioè dal 24 febbraio 2020, gli italiani una cosa almeno l’hanno drasticamente modificata nella loro routine quotidiana: la spesa.
In particolare, gli italiani si sono impegnati largamente a fare scorte di alimenti a lunga conservazione, probabilmente temendo le forzate quarantene.
A volare sono state le vendite di riso che hanno registrato + 61%, di pasta +56.7%, di conserve +49.2%, di salse a base di pomodori +48.7%.
A vincere, però, la “gara” dei prodotti alimentari più comprati in questi ultimi giorni dagli italiani è la FARINA che ha subito un incremento dell’82%, cioè 6 mila tonnellate, rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.
Anche i surgelati stanno andando alla grande.
Si acquistano soprattutto panati di pesce +33.7 e vegetali +22.1%.
Passando al capitolo igiene e prevenzione alla salute, l’alcol va per la maggiore +347% (introvabile negli scaffali da giorni) come anche la candeggina + 87.8%, il parafarmaceutico + 148%, le salviettine umidificate + 260.3%, i fazzolettini di carta + 31.7%, i saponi mani 83.5% e la carta igienica + 22.7%.
Ultimo dato, l’acqua: se ne acquista in media il 20% in più.