Qualsiasi problema legato ai nostri denti, si presenta con una sintomatologia tremendamente poco sopportabile.
Il mal di denti, di diversa tipologia ed eziologia, è – sempre e comunque – estremamente invalidante, costringendoci a soffrire fino a che dentista non intervenga in modo professionalmente efficace.
Tra le varie affezioni che colpiscono i nostri amici “denti” vi è la iper-sensibilità in cui possono ricadere, facendo finire noi in un buco nero di disumano dolore, anche solo aprendo la bocca e facendovi entrare aria fresca…
Mangiare, poi, diviene una tortura insostenibile, anche per i golosi più golosi che rinunciano di buon grado anche ad un succulento piatto di bucatini fumanti; qualsiasi cosa entri in contatto coi denti sensibilizzati ci sottopone ad un immane dolore, in confronto al quale i morsi della fame sono carezze allo stomaco.
Meglio digiunare, dunque.
I denti, però, non si sensibilizzano loro sponte, tutto ad un tratto, senza motivo.
Tutt’altro.
Diverse sono le cause che conducono ad una simile conseguenza dolorosa a carico loro ed anche nostro.
Conoscendole, si possono prevenire, meno male.
LO SPAZZOLINO
Evitare di usare spazzolini con setole troppo dure, soprattutto se si ha una mano poco leggera.
Quindi, appunto, correggere l’azione di spazzolamento, riducendone l’energica aggressività e cambiandone la direzione, dal basso all’alto.
Se, poi, vogliamo il top, allora acquistiamo uno spazzolino elettrico che sa ben fare il lavoro a regola d’arte.
In questo caso, è necessario verificare il coefficiente di abrasività riportato sulla confezione, che non sia maggiore di 50.
IL CIBO
Cibi troppo acidi aggrediscono oltre modo lo smalto dei denti, impoverendolo ed ipersensibilizzandolo.
Dopo una spremuta di agrumi, dunque, meglio ripristinare il valore del PH bevendo acqua o latte.
Anche gli zuccheri creano un habitat molto favorevole alla demineralizzazione dello smalto dentinale, favorendo la proliferazione batterica, a sua volta “fonte naturale” di acidi vari…
Il rimedio, quindi, è limitare il consumo di zuccheri o – al limite – lavarsi immediatamente i denti dopo ogni caramella ingerita.
IL DENTISTA
Cosa buona e giusta, alle prime avvisaglie, è recarsi dal dentista.
Cosa che andrebbe, a prescindere, fatta con una certa regolarità a scopo preventivo.
Lui ben saprà riconoscere e diagnosticare il disturbo nella sua totalità, individuandone le cause puntuali e prescrivendone la terapia ad hoc.