TIRANA – Quattro donne e nove bambini albanesi legate a connazionali che si sono uniti agli estremisti islamici in Siria e Iraq sono stati rimpatriati da un campo profughi siriano. Lo ha reso noto il ministero dell’Interno dell’Albania. Il gruppo è atterrato all’aeroporto Adem Jashari di Pristina, in Kosovo, assieme a un numero imprecisato di cittadini kosovari, anch’essi provenienti dai campi siriani.
Il ministro dell’Interno albanese, Bledi Cuci (nella foto), ha ringraziato le autorità degli Stati Uniti e il generale libanese Abass Ibrahim per il ruolo giocato nel rimpatrio. Il suo omologo kosovaro, Xhelal Zvecla, non ha fornito dettagli sui kosovari rimpatriati ma ha precisato che le autorità del Paese si assumeranno la responsabilità di “riabilitarli” e “deradicalizzarli”. Cuci ha spiegato che 43 tra donne e bambini albanesi sono stati riportati in madrepatria in quattro missioni dal 2018 a oggi. I loro mariti e padri si sono uniti allo Stato islamico e alcuni di loro sono morti combattendo. Tirana dispone di una lista dei suoi connazionali ancora nei campi siriani e Cuci ha detto che gli sforzi per rimpatriarli proseguiranno.