Non c’è vacanza al mare, senza lui: il castello di sabbia.
Chi di voi non si è mai cimentato nella laboriosa costruzione di un “sabbioso castello” in riva al mare, per la felicità dei più piccoli della comitiva o la soddisfazione personale di veder costruito un progetto di alta valenza ingegneristico-architettonica?
Certamente ognuno di noi, nella vita, avrà provato questa emozione, non da poco.
E’ bello realizzare un castello di sabbia. Armarsi di strumenti colorati, palette, secchielli, rastrelli, innaffiatoi e qualsiasi altra cosa – pensiamo – possa esserci di aiuto nell’esecuzione dell’opera, che sia a regola d’arte.
Però, come “non tutte le ciambelle riescono col buco” vero è -anche – che “non tutti i castelli di sabbia vengono eretti in modo strutturalmente resistente ed architettonicamente piacevole ”.
E di questo si è ben reso conto l’Archi Star per eccellenza, lui: il celeberrimo Renzo Piano, che è venuto in aiuto ai piccoli e grandi progettisti di sabbia dei litorali di tutto il globo, proponendo un utile vademecum.
Leggiamo.
Articolo 1 – la posizione
Come ogni realizzazione progettuale che si rispetti, fondamentale è la scelta del sito che – in questo caso – deve essere non troppo vicino all’acqua e neppure troppo lontano.: “In medio stat virtus”. Scegliamo, dunque, un punto della battigia in cui il moto ondoso non ci renda difficoltose le operazioni di esecuzione e nello stesso tempo non arretriamo troppo o la sabbia asciutta ci sarà nemica acerrima.
Articolo 2 – i numeri
Procediamo con la realizzazione di un fossato laddove la sabbia risulta più umida, scavando per una profondità di circa 30 cm. Quindi con la medesima sabbia di risulta eleviamo una montagna (il nostro castello che assumerà, poi, l’aspetto che preferiamo) che sia alta 60 cm ed abbia una inclinazione di 45°.
Articolo 3 – l’acqua
La fase successiva prevede la realizzazione di un collegamento tra il fossato ed il mare, per fare in modo che le l’acqua vi penetri con tutta a sua energia. Renzo Piano consiglia di rimanere in silenzio ed osservare lo scorrere dell’acqua per almeno una quindicina di minuti.
Articolo 4 – il tocco finale
Come ogni manufatto di umana edificazione ci vuole il tocco finale degli esecutori: la bandiera.
Dunque che bandiera sia! Prendetene una, meglio se quella del nostro bel paese, posizionatela nella parte alta e…procedete con le foto di rito da pubblicare sui social per l’invidia di amici e parenti.
Un consiglio: fate in fretta o…