Jan-Erik Lönnqvist è l’ideatore della ricerca.
Un professore universitario finlandese che ha deciso di intervistare oltre 2000 persone, suoi connazionali e proprietari di auto di gran lusso, con l’obiettivo di carpirne le caratteristiche peculiari delle loro personalità e soprattutto indagando su un possibile legame tra certi “atteggiamenti a-morali” di chi “guida un macchinone” e la scelta stessa di acquistarlo.
I risultati dell’indagine statistica sono stati pubblicati sul Journal of International Psychology.
COSA HA SCOPERTO JAN-ERIK LÖNNQVIST?
Chi possiede un macchinone ha una personalità particolare, se pur ovviamente vi sono anche eccezioni, ove “particolare” sta per “peggiore”.
I dati raccolti inducono a dedurre che: “uomini egoisti e dai comportamenti ostinati e sgradevoli hanno molte più possibilità di acquistare auto di lusso, come Audi, BMW e Mercedes”.
Secondo il professore finlandese, le persone in possesso di macchinoni sarebbero meno collaborative e meno socievoli, non lascerebbero attraversare i pedoni e talvolta supererebbero anche i semafori rossi.
E LE DONNE?
Per le donne questa conclusione non vale, anzi è esattamente contraria.
Pare che le donne alla guida di auto di lusso siano più inclini ad apprezzare la qualità dei prodotti, molto amanti della cura di sé, interessate alla sicurezza ed alla conservazione della propria “positiva” immagine pubblica.