Piedi piatti.
E’ l’espressione con cui nei film polizieschi statunitensi si usa chiamare i poliziotti a cui si attribuisce un eccessivo ed acquisito appiattimento della volta plantare dovuto all’eccessivo stare in posizione eretta.
Piedi piatti.
E’ una patologia molto diffusa, con cui si nasce o che si può “acquisire” col tempo, caratterizzata da un appoggio a terra della pianta del piede che non permette una corretta e bilanciata distribuzione del peso corporeo.
IL VOSTRO APPOGGIO ANATOMICO
Per conoscere se soffriamo o meno di PIEDI PIATTI, basta camminare a piedi scalzi e bagnati su un pavimento asciutto e poi osservare attentamente l’impronta che abbiamo lasciato.
In condizioni normali l’appoggio avviene sulla parte esterna, sul calcagno e in corrispondenza delle dita.
Se le impronte del piede sono di questo tipo, non si evidenziano problemi grossolani.
Anatomicamente, l’appoggio infatti si scarica anteriormente sulla testa del primo, quarto e quinto metatarso e posteriormente sul calcagno.
Andando a unire i punti citati, otterremo un triangolo con la base avanti a la punta sul tallone.
Se l’impronta lasciata è molto più marcata, insistendo maggiormente su altri punti che non siano i lati del triangolo, ci sono molte probabilità che il piede sia piatto.
CI SONO PIEDI PIATTI E PIEDI PIATTI
PIATTISMO TRASVERSALE
Se la base del triangolo è ben aderente al terreno.
PIATTISMO LONGITUDINALE
Se l’arco plantare è poco marcato o assente (più diffuso e anche più importante).
PIATTISMO E DISTURBI CONSEGUENTI
Dopo aver appurato se soffriamo di PIEDI PIATTI, soprattutto se la risposta sia sì, è bene anche conoscere quali conseguenze potrebbe comportare la patologia.
CLINICAMENTE
E’ un difetto non solo estetico che stressa notevolmente i muscoli della volta plantare, sottoposti a irregolari sollecitazioni passo dopo passo.
FASCITE PLANTARI
A lungo questo può provocare a forte dolore dovuto alle contratture dei muscoli interessati che si trasformano in un unico cordone fibroso, “fascite plantari”.
CEDIMENTO DELLA VOLTA PLANTARE ANATOMICO O FUNZIONALE
Il cedimento della volta plantare può avere diversa eziologia; essere anatomico o anche funzionale, in questo caso è legato ad una troppa debolezza dei muscoli da cui dipende la staticità del piede.
E per questo il PIATTISMO può avere diversi gradi e ovviamente altrettante conseguenze.
E GLI SPORTIVI?
I PIEDI PIATTI comportano una maggiore superficie di appoggio, comunque non naturale, che col tempo può provocare dolori e infortuni.
Inoltre, la maggiore superficie di appoggio comporta anche un rallentamento in tutte quelle prestazioni sportive in cui sia richiesta rapidità a livello degli arti inferiori.
Si consiglia – dunque – ai PIEDI PIATTISTI di darsi…all’ippica.
IRONIA A PARTE, una diagnosi accurata da parte di un medico professionista può aiutare a risolvere o mitigare considerevolmente gli effetti del problema.