Sono passati 5.300 anni dal giorno in cui un piccolo uomo decise di mettersi in cammino sui ghiacciai della Val Senales, non sapendo che sarebbe diventato famoso nel mondo, godendo di fama imperitura.
Non sappiamo bene cosa sia accaduto all’uomo del ghiaccio, quel che è certo è che in Val Senales trovò la morte, rimanendovi molto più a lungo di quanto, lui stesso, si sarebbe potuto immaginare.
La sua scoperta, che ha dell’eccezionalità assoluta, risale al 1991: l’uomo del ghiaccio si offriva agli occhi dei suoi “scopritori” mummifcato con tutto ciò che aveva con sé, abbigliamento ed equipaggiamento compresi.
Il tempo per lui si era fermato tra le nevi che ne hanno favorito la conservazione, dando così la possibilità di conoscere ed apprendere molte informazioni interessanti sull’età del Rame da cui proveniva.
OTZI TESTIMONE DELLA STORIA
Mentre il mondo proseguiva il suo veloce incedere verso il futuro, l’uomo delle nevi sotto i ghiacci rimaneva uguale a se stesso, avvolto da un silenzio assordante.
Un corpo mummificato di un uomo minuto con armi, equipaggiamento, abbigliamento, pelli che tanto ha da raccontare della sua quotidianità tra caccia, battaglie e molto altro.
COME E’ MORTO OTZI?
Diverse le teorie sulla morte dell’uomo del ghiaccio.
La più recente sostiene che ÖTZI sia morto a causa di una freccia, i cui “segni” sono stati rinvenuti sul suo corpo mummificato.
DOVE SI TROVA ÖTZI ADESSO?
A Bolzano, in Alto Adige, nella centralissima Via Museo.
Qui in uno spazio interamente dedicato all’uomo del ghiaccio si può vedere la mummia custodita in una teca che riproduce costantemente i paramenti fisici (temperatura ed umidità relativa) che ne hanno permesso la conservazione nei secoli, apprenderne la storia, farsi incuriosire dagli oggetti che portava con sé.
LA LEGGENDA DI ÖTZI
Di ÖTZI è stata ipotizzato l’aspetto reale, proposto in molte immagini che fanno da cornice al Museo a lui dedicato, oltre a versioni 3D a grandezza naturale.
E di ÖTZI se ne dicono molte.
Come ad esempio che…potrebbe essere il primo omosessuale rinvenuto della storia dell’uomo, per via di qualche “organica traccia” rinvenuta, pare, in una parte del suo corpo che non lascerebbe spazio a dubbi.
Ma questa potrebbe essere una bella fake.
MUSEO DI ÖTZI
Il Museo si articola in 4 piani, contiene due mostre commentate in 3 lingue.
E’ aperto dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 17.30.
E’ possibile acquistare i biglietti anche on line.
Il prezzo intero è di 9 euro, mentre il ridotto è di 7 euro.