Oggi, martedì 25 febbraio 2020, è una giornata doppiamente diversa dal solito.
Si festeggia la fine del Carnevale e si piange l’”avvento” del coronavirus.
Il martedì è “grasso” perché era l’ultimo giorno in cui si potevano consumare luculliani pasti, prima del periodo successivo, quello della QUARESIMA, che imponeva particolari restrizioni comportamentalimentari.
Dunque in questo giorno, martedì grasso, si abbonda di tutto un po’, non solo di buon cibo.
Ci si maschera, si canta, si balla, si tirano coriandoli…si festeggia pazzamente, come solo un giorno l’anno ci è lecito fare senza correre il rischio di essere tacciati di insana follia.
Un po’ folli, forse, appariamo ma di quella pazzia che è sana portatrice di gioia e spensieratezza, almeno per la durata di un giorno.
Quest’anno, però, probabilmente, neppure il GRASSO MARTEDI’ riuscirà a alleggerire le nostre anime, appensantite dalla terribile minaccia del virus cinese.
L’Italia è il primo paese d’Europa per numero di contagi, il terzo nel mondo.
I casi aumentano di giorno in giorno e si contano già alcune vittime.
Tutti siamo invitati ad una “vigile” prudenza che ci dia la possibilità di contenere la propagazione di questo “vermicello di RNA” che tanta paura fa a tutti noi.
E così, proprio oggi, come è accaduto all’inizio di tutto, un’altra festa è in arrivo.
A gennaio in Cina il Capodanno.
Adesso in Italia Martedì Grasso.
Tante saranno le feste organizzate, non si contano i veglioni in maschera e la lista di occasioni “d’oro” in cui il silente e laborioso virus potrebbe dare il meglio di sé, trovando tanto…terreno fertile o meglio vettori di trasporto rapidissimo…
Uno starnuto “insano” dentro una sala piena di bambini et voilà…
Che consigliare, dunque?
Ognuno festeggi secondo coscienza.
Per noi la cosa più saggi sarebbe quella di…farlo – almeno – all’aperto, molto aperto…