La richiesta di adesione all’Unione Europea l’Albania l’ha inoltrata il 28 aprile del 2009, anno a partire dal quale il Paese delle Aquile è entrato a far parte dei paesi NATO.
Ma già da alcuni anni prima (2003) l’Albania era risultata “potenzialmente candidata”, firmando il 12 giugno del 2006 un primo accordo di stabilizzazione e sensibilizzazione quale primissimo step di quel cammino di adesione che potrebbe concludersi nei giorni prossimi.
Il 16 novembre del 2009 il Consiglio Europeo chiede alla Commissione una valutazione quale punto di partenza su cui iniziare a lavorare per i primi negoziati di adesione.
Un mese dopo, il Governo albanese è sottoposto ad un questionario relativamente alla compatibilità tra le normative nazionali e quelle comunitarie, le cui risposte sono consegnate il 14 aprile del 2010.
Un paio di anni più tardi arriva la risposta del Consiglio Europeo che chiede all’Albania di realizzare alcune importanti e sostanziali riforme, prima di essere insignita del titolo di “paese candidato”.
Queste, in particolare, riguardano 5 criticità che hanno per oggetto la pubblica amministrazione, l’organizzazione giuridica, la funzione pubblica, la corruzione, il crimine organizzato, i diritti fondamentali.
La riforma costituzionale della giustizia si è conclusa il 21 luglio del 2016 ed ha consentito anche di prendere posizioni chiare nei confronti della lotta alla corruzione.
Dallo scorso giugno, ufficialmente, si sono avviati i negoziati di adesione.