Da allora in tutto il mondo a Natale, per ricordare quel miracolo e ricreare la stessa magia che l’umile boscaiolo aveva visto nel bosco, si addobbano abeti con luci e decorazioni di ogni genere.
2° LEGGENDA
Era la Vigilia di Natale e in un villaggio di campagna, un bambino si era recato nel bosco per cercare un grosso ceppo, come voleva la tradizione, da ardere nel camino nella notte Santa.
Si attardò più del previsto e, sopraggiunta l’oscurità ed anche una fitta nevicata, non fu capace di ritrovare la strada per tornare a casa.
Il bimbo si sentì assalire dall’angoscia e pensò che forse non avrebbe potuto festeggiare la Vigilia di Natale a casa con la sua famiglia.
Nel bosco, ormai spoglio, vide in una radura un abete verdeggiante e decise di rifugiarsi sotto i suoi rami.
Sopraggiunta una grande stanchezza, il piccolo si addormentò raggomitolandosi ai piedi del grande l’albero, che intenerito, abbassò i suoi rami fino a al suolo in modo da formare come una capanna che proteggesse dalla neve e dal freddo il bambino.
La mattina quando si svegliò, sentì in lontananza le voci degli abitanti del villaggio che lo stavano cercando e, uscito dal suo giaciglio, poté riabbracciare con grande gioia i suoi compaesani.
Solo in quel momento tutti si accorsero dello spettacolo che si presentava davanti ai loro occhi: la neve caduta nella notte, posandosi sui rami frondosi, aveva formato dei festoni, delle decorazioni e dei cristalli che, alla luce del sole che stava sorgendo, sembravano luci sfavillanti, di uno splendore incomparabile.
In ricordo di quel fatto, l’abete venne adottato a simbolo del Natale e da allora in tutte le case viene addobbato ed illuminato, quasi per riprodurre lo spettacolo che gli abitanti del piccolo villaggio videro in quel remoto giorno.