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ALBANIA: CONTESTO GEOGRAFICO

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Confini
L’Albania confina con il Montenegro a nord (per 287 km), con il Kosovo e con la Macedonia a nord-est (151 km), e con la Grecia per 282 km a sud. Ad eccezione della linea costiera, tutti i confini dell’Albania sono convenzionali, stabiliti in linea di principio durante il Conferenza degli Ambasciatori del 1912-1913 a Londra, dopo la proclamazione dell’indipendenza.

La Conferenza degli Ambasciatori lasciò l’Albania con un territorio esiguo in cui viveva solo il 30% degli albanesi, mentre gli ampi territori della Kosova e Ciamuria furono inglobati rispettivamente dalla Serbia e dalla Grecia; in realtà soltanto l’intervento diplomatico dell’Italia, preoccupata dell’influenza slava e greca sull’Adriatico evitò il completo smembramento dello Stato; per questo motivo re Zog I si proclamò Re degli albanesi e non Re d’Albania. Il Paese venne occupato, durante la prima guerra mondiale, dagli eserciti di Italia, Serbia, Grecia e Francia, ma i confini stabiliti nel 1913 furono essenzialmente riaffermati dalle potenze vincitrici nel 1921.

Alcune variazioni sono state accordate per salvaguardare le situazioni economiche locali, ad esempio per impedire la separazione di un villaggio dalle sue zone di pascolo o i mercati dalle relative zone di produzione. Le pressioni politiche inoltre furono un fattore importante nelle trattative, ma il risultato fu condizionato dall’approvazione delle Potenze, che avevano interessi più astratti, soprattutto mantenere l’equilibrio delle forze piuttosto che specifiche ambizioni economiche. Dopo la seconda guerra mondiale la Grecia espulse tutte le comunità albanesi della Ciamuria, accusate di aver appoggiato i fascisti italiani, prendendo pieno controllo del territorio e troncando sul nascere ogni possibile rivendicazione. 
La divisione della regione dei laghi fra tre nazioni richiese che ciascuno di essi avesse una parte delle pianure nelle vicinanze. Questa decisione artificiale, una volta presa, condizionò necessariamente i confini settentrionale e meridionale. Il confine che si estende dai laghi generalmente verso nord, sebbene segua le creste degli alture orientali, rimane distante dai 16 ai 32 km dallo spartiacque. Poiché i negoziatori al congresso di Londra si rifiutarono di utilizzare lo spartiacque come confine nordorientale del nuovo Stato dell’Albania, la popolazione albanese del Kosovo fu incorporata nella Serbia.
Nell’estremo nord e nelle regioni montagnose del nordest dell’Albania, il confine segue le creste delle montagne attraverso le in gran parte inaccessibili Alpi Albanesi settentrionali, conosciute localmente come Bjeshkët e Namuna. Per la maggior parte, non esiste un confine naturale dalle alture all’Adriatico, anche se il lago di Scutari (Shkoder) e una parte del corso del fiume Buna a sud del lago sono stati usati per contrassegnare il confine nord-occidentale dell’Albania. A sud e sud-ovest, tra la regione dei laghi e il Mar Ionio, il confine sudorientale del paese non segue lo spartiacque ma attraversa alcune creste montuose.
Morfologia
Il territorio è costituito da una piccola porzione di terreno pianeggiante e agricolo (700.000 ettari di terre agricole prevalentemente nella fascia costiera e nelle pianure di Myzeqe e Korca), mentre la gran parte del territorio è collinare, montagnoso e molto impervio. La vetta più alta raggiunge i 2.753 m di altezza. Il clima nell’entroterra è principalmente di tipo continentale, mentre la fascia costiera è caratterizzata da un clima mediterraneo.
Le coste
Le sue coste, bagnate dal Mar Adriatico e dal Mar Ionio, misurano 363 km. Le pianure occidentali si affacciano sul mare Adriatico, in particolare sul Canale d’Otranto, che separa l’Albania dalla Puglia; in tale canale l’estremo oriente del Salento costituito da Punta Palascia dista dalle coste albanesi circa 72 km.
I fiumi
I fiumi maggiori sono Drin, il Vjosa, il Semani, e lo Shkumbin.
I laghi
I laghi dell’Albania sono tre: il lago di Scutari, Ocrida e Prespa. Il lago di Scutari costituisce confine con il Montenegro, il lago di Ocrida costituisce confine con la Macedonia (FYROM), e il lago di Prespa con la Macedonia (FYROM) e con la Grecia.

Clima
Trovandosi ad una latitudine soggetta a diverse caratteristiche climatiche durante le stagioni estiva ed invernale ed avendo la costa affacciata sui mari Adriatico e Ionio e le regioni montuose appoggiate all’elevata massa dei Balcani, l’Albania ha un elevato numero di regioni climatiche considerata la sua modesta superficie.
Le pianure litoranee hanno tipicamente un clima mediterraneo, le regioni montuose hanno un clima continentale. Sia nelle pianure che nell’interno, il clima varia marcatamente da nord a sud. Le pianure hanno inverni miti, con una temperatura media di 7 °C. D’estate la temperatura media è di 24 °C con un’alta percentuale di umidità. Nelle pianure del sud, le temperature medie sono di circa cinque gradi più alte durante tutto l’anno. La differenza è più marcata durante l’estate.

Lingua
La lingua ufficiale è l’albanese, una lingua parlata da oltre 6 milioni di persone principalmente in Albania (3.350.000), Kosovo (1.700.000), Macedonia (750.000), Grecia (160.000 nel 2000-2002) e Montenegro (70.000).
L’albanese costituisce un gruppo a parte della famiglia linguistica indoeuropea. Alcuni studiosi suggeriscono che sia l’unico sopravvissuto del gruppo illirico parlato un tempo nella penisola sud-orientale dell’Europa. Altri suggeriscono che possa essere imparentato più con l’antico daco, un tempo parlato in Mesia e in Dacia.
Una piccola parte della popolazione dell’estremo sud parla il greco. Una minoranza linguistica nell’est parla il macedone, e un’altra minoranza linguistica nel nord-ovest parla il serbo (dialetto iekavo)[25]. Le lingue straniere più conosciute sono l’italiano, l’inglese, il greco, il tedesco e il francese.

Etnie
Composizione etnica (secondo una stima del 2012):
Albanesi: 97%,
Greci: 1%,
Altri: 2%.
Secondo altre fonti, nel 1989 la popolazione vivente in Albania di origine greca oscillava dal 1% (statistiche ufficiali del governo albanese) al 12% (statistiche di una organizzazione greca). Esistono inoltre altre minoranze quali i bosniaci musulmani, gli Ashkali detti anche Egiziani albanesi, i Valacchi (o Arumeni), iGorani e i Rom. Vi sono anche una piccola comunità rumena e una ebraica a Tirana.
La diaspora albanese vanta una tradizione secolare e riguarda molti Paesi, in particolare l’Italia, e in anni più recenti, la Grecia. Si calcola che la più antica migrazione fu quella che riguardò un cospicuo gruppo di persone della comunità Arbëreshë, i cui discendenti vivono ancora oggi in alcune regioni del Sud Italia.

 

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