Che le Dolomiti siano magiche, candide in inverno e ridenti nel periodo estivo è risaputo.
Forse, però, a non essere nota a tutti è la leggenda che le avvolge, colorandone di quel fascino “fantasioso”, che le rende speciali.
LA LEGGENDA DELLE DOLOMITI. MONTI PALLIDI
Monti Pallidi è l’altra espressione con cui si indicano le alte montagne dolomitiche, un tempo animato da magici incantesimi di principesse incantevoli.
Il Regno delle Dolomiti, circondato da Montagne “magiche” era un insieme armonico di prati fioriti, boschi ridenti e laghi incantati, in cui a regnare era la felicità assoluta.
Il solo posto “stonato” in questo ambiente da favola era il Castello del Re che aveva sposato la Luna.
I due non potevano vivere insieme perché il sovrano non poteva soffermarsi troppo a lungo a guardare la sposa prediletta: la sua luce lo avrebbe reso cieco, mentre lei non poteva trascorrere il suo tempo all’ombra delle montagne e degli alberi, perché la tristezza che ne derivava l’avrebbe uccisa.
Un bel giorno, durante una lunga passeggiata, il re affranto si imbatté in uno gnomo in cerca di una terra per il suo popolo.
I due chiacchierarono a lungo ed il sovrano raccontò la sua triste storia all’interlocutore che gli propose un accordo: se il Re gli avesse concesso di abitare nei suoi territori lui, in cambio, avrebbe “illuminato” ogni angolo buio tra le montagne ed i boschi.
Il Re accettò e gli gnomi, lavorando un’intera notte, tessero la luce della luna che “accese la luce delle Dolomiti”.
Da quel giorno la Luna fece ritorno nel suo Regno e poté trascorrere felicemente la vita accanto al sovrano dei Monti Pallidi.