Nuotare è la risposta che molti di voi avranno dato.
Ma non è quella corretta.
Non c’è alcuna prova che nuotare normalmente dopo aver altrettanto normalmente mangiato sia rischioso.
Secondo le statistiche, avete molta più probabilità di farvi male mentre vi togliete i calzini, mangiate della verdura o portate a spasso il cane che nuotando dopo pranzo.
Per non parlare di cotton fioco, spugne, kit per l’aromaterapia; tutti oggetti la cui pericolosità in preoccupante crescita.
L’idea che associa il divieto di balneazione ad un pasto regolare – spesso affisso nelle piscine ancora oggi, è che il sangue, collaborando con la digestione, viene distolto dai muscoli e richiamato allo stomaco: così gli arti, privi di una sufficiente quantità di sangue, si bloccherebbero a causa dei crampi.
Ma se anche vi abbuffaste prima del bagno, le cose non andrebbero molto diversamente.
ll risultato più probabile potrebbe essere quello di accusare una fitta al fianco o una leggera nausea.
Non c’è nulla di intrinsecamente pericoloso nella combinazione cibo-acqua.
Rischi ben peggiori sono la disidratazione o la debolezza dovuta ad un digiuno prolungato.,
La Royal Society for the Prevention of Accidents propugna il buon senso sostenendo che c’è almeno un rischio teorico al rigurgito che potrebbe rivelarsi più pericoloso in acqua che sulla terraferma.
Volete sapere quale sono state qualche anno fale principali cause di incidenti in UK?
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MORALE: “Il maggior pericolo nella vita è prendere troppe precauzioni”. Alfred Adler