Se dovete sostenere un colloquio di lavoro e, ovviamente, il vostro obiettivo è fare la migliore impressione possibile, seguite queste 9 regole ed il successo sarà assicurato.
Ricordate che una persona si forma il 90% dell’opinione sull’interlocutore nei primi 4 minuti dell’incontro e che il 60-80% dell’impatto che si ha sull’auditore è di tipo non verbale.
Queste sono le 9 regole che dovrete seguire per raggiungere il vostro obiettivo:
- NELLA SALA D’ASPETTO
Toglietevi il cappotto e, se possibile, consegnatelo alla receptionist.
Non entrate nella stanza del colloquio con troppe cose in mano, per evitare goffaggini e dare l’impressione di essere degli incapaci disorganizzati.
Rimanete sempre in piedi; non sedetevi.
La receptionist insisterà affinché vi mettiate comodamente seduti, perché così facendo vi toglierete dalla sua visuale e non dovrà più occuparsi di voi.
Tenete le mani unite dietro la schiena (sicurezza) e dondolatevi lentamente sui talloni (sicurezza + autocontrollo).
E’ un atteggiamento che ricorda agli altri che siete sempre pronti e in attesa.
- L’ENTRATA
Il modo con cui entrate in ufficio suggerisce agli altri come vorreste essere trattati.
Dunque, fatevi avanti senza esitazioni.
Non rimanete sulla soglia, come ragazzini che aspettano la predica …
Superata la soglia, procedete con il medesimo passo; le persone insicure cambiamo andatura e procedono a piccoli passi.
- L’APPROCCIO
Anche se la persona è in altre faccende affaccendate, procedete comunque diretti e sicuri con movimenti naturali.
Posate la valigetta, la cartellina o quant’altro, date la mano e sedetevi subito.
Fate in modo che sic capisca bene che siete persone abituate a comportarvi con sicurezza e non fate anticamera.
Le persone che camminano lentamente o con passi lunghi danno l’impressione di avere molto tempo da perdere, di non aver altro da fare o di non dare importanza a ciò che fanno.
Le persone influenti avanzano a velocità media, facendo passi medi.
- LA STRETTA DI MANO
Tenete il palmo dritto e stringete la mano con la stessa forza dell’interlocutore.
Lasciate che sia lui a decidere quando terminare il saluto.
Se la scrivania è rettangolare avvicinandovi portatevi alla sua sinistra per evitare la stretta col palmo rivolto verso il basso.
Non date mai la m ano sopra il tavolo.
Nei primi 15 secondi ripetete almeno due volte il suo nome e non parlate mai per più di 30 secondi alla volta.
- QUANDO VI SEDETE
Se la sedia difronte all’interlocutore è bassa, orientatela a 45° rispetto a lui, in modo da evitare di essere bloccati nella posizione della “predica”.
Se non potete, allora spostate il corpo.
- DOVE VI SEDETE
Se venite invitati a sedervi in una zona informale dell’ufficio, ad esempio davanti al tavolino del caffè, consideratelo un ottimo segno: il 90% dei no è pronunciato dietro una scrivania.
Se si tratta di un divano, cercate di rimanere sul bordo così potrete meglio controllare linguaggio e gestualità ed orientarvi 45° rispetto all’interlocutore.
- LA GESTUALITA’
Le persone impassibili, calme composte e padrone di sé compiono movimenti chiari, semplici ed intenzionali.
Laddove opportuno imitate sempre la gestualità dell’interlocutore.
- LA DISTANZA
Rispettate lo spazio personale dell’altro, che sarà maggiore nei primi istanti del colloquio.
Se vi avvicinate troppo, l’interlocutore tenderà ad allontanarsi .
Vale la regola generale: avvicinatevi di più a chi conoscete e tenetevi lontani dagli “sconosciuti” e vicino ai coetanei e lontano da chi sia più giovane o anziano di voi.
- L’USCITA
Con calma raccogliete le vostre cose, se potete stringete la mano, voltatevi e uscite.
Richiudete la porta, se era chiusa.
Sappiate che in questa fase sarete ben osservati.
Pe gli uomini è necessario che la suola posteriore delle scarpe sia ben pulita.
Per le donne, sarebbe valore aggiunto un “bel sedere”.
Ironia a parte, arrivati alla porta, voltatevi e sorridete: meglio che vi ricordino per il vostro sorriso che per altro…